“Salire al Colle” e le altre espressioni della Repubblica italiana
di Andrea Ciarlariello | LinguaLa Repubblica italiana ha festeggiato 74 anni lo scorso 2 giugno; in vista di questo importante anniversario la trasmissione “L’Italia con Voi”, condotta dalla giornalista Monica Marangoni, ha dedicato la rubrica linguistica curata in collaborazione con la Dante alle “parole della Repubblica”.
Ospite della puntata è stato il linguista Stefano Telve, il quale ha inizialmente spiegato il significato di repubblica. La parola risale a res pubblica, in latino “cosa di tutti”, evoluto in epoca moderna nel significato che oggi ricopre; abbiamo così repubbliche parlamentari o presidenziali, a seconda della forma di governo adottata. Nelle repubbliche presidenziali il Capo dello Stato ha anche poteri esecutivi, come negli Stati Uniti e in tanti paesi del Sud America; in Italia, e in tanti paesi europei, invece, il Governo è eletto dal Parlamento e questo ne fa una repubblica parlamentare.
Presidente, come participio presente di presiedere, è colui che presiede e quindi coordina un gruppo di persone. Il lessico che oggi utilizziamo nasce in epoca moderna e dallo scambio con altre lingue: il nostro presidente del consiglio deriva dal president of the council, in traduzione dall’inglese. Un vantaggio di presidente è l’essere ambigenere: si può dire il Presidente o la Presidente.
In ambito di elezione del Presidente, una locuzione molto particolare è quella della chiama. È un’espressione curiosa, che non ascoltiamo altrove e fa parte del gergo parlamentare: significa “chiamare un gruppo di persone in ordine alfabetico”. È costruita, come tante altre parole del lessico burocratico come deroga e diffida, casi in cui si perde il verbo (derogare o diffidare) e si “attacca” una “a” per creare un sostantivo.
Sempre intorno alle attività del Presidente della Repubblica troviamo l’espressione “salire al Colle” – laddove il Colle è il Quirinale (il colle più alto di Roma su cui sorge il Palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica) – usata quando un politico si reca in visita al Capo dello Stato, che ha un significato doppio: significa effettivamente salire al Colle più alto, ma è anche salire verso la massima autorità dello Stato. Combina queste due accezioni e trova particolare successo nel lessico giornalistico.
Ogni lunedì e giovedì un esperto linguista della Società Dante Alighieri partecipa alle puntate di “L’Italia con voi” per proporre percorsi tra le parole, nel tempo e nello spazio, dai dialetti delle regioni italiane alla presenza dell’italiano nel mondo fra tradizione, presente e passato della nostra lingua |
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